Giovani globali e solidali: chi siamo
Le motivazioni all'origine
Il progetto “Giovani Globali e Solidali” è stato presentato al Collegio dei docenti per la prima volta nell’a.s. 2006-2007. Il titolo condensa l’urgenza educativa che è alla base della motivazione del percorso di cittadinanza attiva proposto: ogni persona è cittadino globale, responsabile dell’umanità, del pianeta e del futuro, quanto dell’ambiente di vita più prossimo.
Proprio negli anni in cui il termine “ globalizzazione” invade lo spazio mediatico, segno dell’interconnessione globale dell’umanità in un pianeta sempre più piccolo, ecco manifestarsi, però, spinte contrarie: paura e rifiuto dell’altro, richiami a identità slogan escludenti che, col linguaggio immediato e viscerale, fanno presa sui giovani e provocano chiusura e aggressività nei confronti del “diverso”. D’altro canto, il dominio del consumo e la società dell’immagine, assieme alla rivoluzione digitale e alla finanziarizzazione dell’economia, creano una società sempre più individualista e meno solidale, dove trovano sempre più fertile terreno corruzione e malaffare.
L’educazione alla cittadinanza e la proposta dei valori della Carta del volontariato presentano e chiedono agli studenti esempi ed esperienze di cittadinanza attiva, nel segno della solidarietà e della giustizia sociale, per maturare e crescere come persone consapevoli e libere, in relazioni “gratuite” .
Lo scopo e le finalità del progetto erano già chiare all'atto della prima presentazione, come si riporta nei riferimenti generali inseriti nel POF dell'a.s. 2006-2007:
Costituzione italiana, artt. 3 e 4.
Legge Quadro sul Volontariato, n. 266/’91.
L. R. 39/93
L’etica più profonda del volontariato sociale italiano ”si sostanzia nella gratuità e nella condivisione. Gratuità e condivisione non sono soltanto valori in sé, ma sono anche i fattori di un processo di comunicazione umana e cioè di cultura. Sono lo snodo da cui partono tre tendenze: la ricerca di una giustizia sociale adeguata alle nuove forme di collettività; la condivisione della condizione umana di tutti, senza discriminazioni ed emarginazioni; la realizzazione di una cittadinanza attiva in una società caratterizzata dalla comunicazione globale ed interculturale” (L. Tavazza, “Volontariato” 4/2000).
Illuminante è stata anche la lettura del testo
Le varie edizioni
Di seguito vengono riportate immagini e contenuti delle varie edizioni del progetto: